izzard2 wrote:
Per Alessandro e Licia.
Premetto che non ho nessuna intenzione di provocare ma di dibattere con colleghi di me più giovani
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Trasporre in LOGO o in Scratch alcuni degli gli algoritmi proposti da Sessa nella "Matematica della tartaruga " può aiutare a distinguere tra sistema di riferimento intrinseco ed estrinseco ma richiede, comunque, la padronanza del concetto di angolo.
Con questo arrivo al punto. Non credete che bisognerebbe diminuire il numero degli argomenti trattati nella scuola primaria per approfondire di più i contenuti di quanto affrontato? In altri termini non sarebbe ora di tornare al vecchio motto di Cicerone:"Non multa sed multo"?
...
Caro Giampaolo, rispondo molto volentieri alle tue proposte di discussione...
(tieni conto però che non sono tanto più giovane di te... ho appena 3 anni meno di te )
Innanzitutto molto d'accordo con te su Cicerone.
La scuola italiana, e quella primaria in particolare, ha davvero bisogno di "sfoltire" e di andare all'essenziale.
Essenziale che deve riguardare necessariamente il "cognitivo", cioé le capacita' logiche-linguistiche di base che sono di fatto il supporto, cognitivo appunto, per ogni altra acquisizione nel sapere e nel famoso "saper fare".
Ciò che va "tagliato" però, non sono le attivita' con le TIC in quanto tali, ma tutte quelle attivita' "progettuali" della durata di una stagione che vengono messe in piedi nelle scuole, senza una reale politica educativa complessiva, ma che rappresentano tanti tasselli scomposti e giustapposti di esigenze di immagine della scuola. Mi riferisco all'abbondanza di progetti e progettini su educazione stradale, attivita' teatrali e sportive, visite guidate, concerti, e simili.
Le tecnologie nella scuola, in quella primaria almeno, sono per ora un puro ornamento formale... Mai a nessuno viene in mente che queste, come il buon Papert predica da almeno trent'anni, potrebbero essere uno strumento formidale proprio per lo sviluppo del "cognitivo", tanto più efficaci quanto più precocemente utilizzate...
Sono convinto che nel bagaglio dell'"essenziale" per ogni alunno-cittadino, oltre al gentiliano "leggere, scrivere e far di conto", dovrebbe trovare posto adeguato un nucleo di conoscenze e capacita' che riguarda una sfera d'intersezione tra matematica, logica ed informatica... I concetti di comando, di algoritmo, di sequenza, di variabile, di condizione (if... then) e simili.
Il problema è che dovremmo tutti quanti esserci accorti che il modo per "insegnare" questi concetti (ma anche quelli del leggere e dello scrivere) dovrebbero essere cambiati in meglio rispetto a quelli proposti ottanta anni fa dalla scuola di Gentile...
Ma così non è. Si continua ad insegnare a leggere e a contare (magari usando Word e la Lavagna Interattiva Multimediale) o la teoria degli insiemi, con il metodo dell'"ascolta, impara e ripeti", come se anni e anni di studi e ricerche del costruttivismo (da Piaget a Ferreiro e Teberosky per la lettoscrittura, a Papert per il Logo) fossero una musichetta di sottofondo inutile che non ha nessun rapporto diretto con la didattica.
Diventa così un modo di pensare diffusissimo, anche tra gli insegnanti più attenti, l'idea della necessita' di prerequisiti concettuali (imparati con il metodo tradizionale) per avvicinarsi alle tecnologie...
Scusa il riferimento alla tua affermazione, ma la prendo solo come esempio, non come spunto polemico.
Perché i bambini dovrebbero imparare prima il concetto di angolo e poi usare la tartaruga del Logo?
Il Logo (o Scratch che è un suo illustre discendente) è stato inventato apposta per far apprendere in profondita', manipolando, e non studiando a memoria, anche il concetto di angolo.
Con il Logo, anche un bambino di scuola dell'Infanzia può giocare con gli angoli, anche se non sa ancora leggere, scrivere e contare (figurarsi sapere cosa sono i gradi). Il giocare gli servira' proprio a comprendere... A sistematizzare organicamente il tutto avra' tempo, negli anni successivi, se la scuola primaria sapra' fare bene il proprio mestiere.
A presto
Alessandro
Last edited by ordnas (2008-05-14 09:53:14)
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ordnas wrote:
Per Alessandro e Licia.
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Con il Logo, anche un bambino di scuola dell'Infanzia può giocare con gli angoli, anche se non sa ancora leggere, scrivere e contare (figurarsi sapere cosa sono i gradi). Il giocare gli servira' proprio a comprendere... A sistematizzare organicamente il tutto avra' tempo, negli anni successivi, se la scuola primaria sapra' fare bene il proprio mestiere.
A presto
Alessandro
Temo che il problema consista proprio nella mancata sistematizzazione. Papert ha giustamente titolato un suo libro "LOGO ali per la mente" ed in effetti il LOGO o Scratch possono agire come detonatore delle capacit� cognitive.
Però quando deve iniziare quest'opera di di sistematizzazione?
Essendo di formazione tecnica conosco l'importanza dell'apprendimento di tipo contestuale e non formalizzato dell'attivit� di laboratorio.
Ad un certo punto impari per osmosi ambientale.
Però c'è sempre il bisogno di sistematizzare quanto appreso, pena il finire nella cultura del "qui si fa così" .
Sono spaventato dalla sempre maggior povert� lessicale dei miei allievi, dal sempre maggior numero di essi che non usano la scrittura in corsivo . Vedo che, al solito sto partendo per la tangente, e la finisco qui. Con una domanda fuori dal seminato:
non trovate che l'eccesso di immagini stia uccidendo l'immaginazione?
Un saluto e a presto
Giampaolo
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izzard2 wrote:
Temo che il problema consista proprio nella mancata sistematizzazione.
... Però quando deve iniziare quest'opera di di sistematizzazione?
Essendo di formazione tecnica conosco l'importanza dell'apprendimento di tipo contestuale e non formalizzato dell'attivit� di laboratorio.
Ad un certo punto impari per osmosi ambientale.
Però c'è sempre il bisogno di sistematizzare quanto appreso, pena il finire nella cultura del "qui si fa così" .
Sono spaventato dalla sempre maggior povert� lessicale dei miei allievi, dal sempre maggior numero di essi che non usano la scrittura in corsivo .
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Giampaolo
Infatti dicevo... "se la scuola primaria sapra' fare bene il proprio mestiere..."
Posso dirti, in aggiunta, come la penso io.
Io credo che ogni sistema di educazione/istruzione intenzionale, tipo la scuola, debba fondarsi essenzialmente su due grossi pilastri:
1 - l'istituzione di ambienti cognitivi progettati per far imparare "per osmosi" come dici tu, o per "immersione" come diceva qualche anno fa Maragliano, o costruendo su strutture cognitive proprie, come direbbero i costruttivisti...
2 - un'azione di sistematizzazione - formalizzazione (riorganizzazione della conoscenza) metodica e che badi all'essenziale. Sperimentare liberamente in laboratorio per scoprire ed inventare soluzioni non esclude che si debbano anche studiare le tabelline o le coniugazioni dei verbi o le date in storia.
E' un dato di fatto, pero', che la scuola, cosiddetta "tradizionale", si e' preoccupata di edificare solamente il secondo pilastro, riducendo lo studio e la ricerca a qualcosa di ripetitivo, pedante e noioso, che ai ragazzi non piace.
Sarebbe ugualmente sbagliato pensare solo al primo pilastro... certo.
Ma la cultura del "si fa cosi'" e basta fa parte proprio della modalita' puramente esecutiva. Nella scuola che "sistematizza e basta" si fanno imparare a memoria le tabelline, la grammatica o le date di storia senza preoccuparsi minimamente della comprensione vera, della riflessione sull'"a che serve" e soprattutto dei legami tra quanto si impara ed i propri progetti cognitivi....
Saluti, a presto
Alessandro
Last edited by ordnas (2008-05-16 10:09:42)
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Ho letto l'interessante confronto fra Giampaolo e Alessandro. Trovo non ci sia molto da aggiungere ma vorrei risottolineare l'importanza ed il valore gi espressi da Alessandro dell' "imparare facendo". Specialmente nella fase evolutiva che interessa gli anni della scuola primaria, dove si parla di operazioni concrete, lo sperimentare attivamente apre alla successiva capacit di concettualizzare offendo in più la possibilit di comprendere anche il "a cosa serve"... Gioco con gli angoli, li manipolo, diventano miei amici e quando poi sar il momento di confrontarmi con i concetti, questi non saranno un insieme di parole vuote, ma un qualcosa che mi rimander ad un'esperienza gi mia.
Giampaolo è spaventato dalla sempre maggiore povert lessicale... è vero spaventa. Ma anche qui mi vien da dire che si impara facendo e francamente mi spaventa di più un insegnante che dice che per saper scrivere bene occorra leggere. Sono una buona lettrice e non smetterò mai di sostenere l'importanza della lettura, non solo per l'arricchimento culturale che se ne può trarre, ma anche per la sua forza di muovere l'immaginario, il pensiero... e, perchè no, di guarire l'anima. Ma per imparare a scrivere, a mio giudizio, occorre scrivere!
Come vedi, caro Giampaolo, anch'io sono partita per la tangente!
Un saluto a tutti
Licia
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licia0302 wrote:
Ho letto l'interessante confronto fra Giampaolo e Alessandro. Trovo non ci sia molto da aggiungere ma vorrei risottolineare l'importanza ed il valore gi� espressi da Alessandro dell' "imparare facendo". Specialmente nella fase evolutiva che interessa gli anni della scuola primaria, dove si parla di operazioni concrete, lo sperimentare attivamente apre alla successiva capacit� di concettualizzare offendo in più la possibilit� di comprendere anche il "a cosa serve"... Gioco con gli angoli, li manipolo, diventano miei amici e quando poi sar� il momento di confrontarmi con i concetti, questi non saranno un insieme di parole vuote, ma un qualcosa che mi rimander� ad un'esperienza gi� mia.
Giampaolo è spaventato dalla sempre maggiore povert� lessicale... è vero spaventa. Ma anche qui mi vien da dire che si impara facendo e francamente mi spaventa di più un insegnante che dice che per saper scrivere bene occorra leggere. Sono una buona lettrice e non smetterò mai di sostenere l'importanza della lettura, non solo per l'arricchimento culturale che se ne può trarre, ma anche per la sua forza di muovere l'immaginario, il pensiero... e, perchè no, di guarire l'anima. Ma per imparare a scrivere, a mio giudizio, occorre scrivere!
Come vedi, caro Giampaolo, anch'io sono partita per la tangente!
Un saluto a tutti
Licia
"Amai solo le trite parole…"
o qualcosa del genere :-).
Salgari ha costituito la mia TV dei ragazzi in un'Italia ancora povera e senza televisione.
Ho usato il computer per la prima volta nel 73 ed ho anche lavorato nel ramo. Lo strumento è potentissimo, apre spazi enormi. Però quando devo fissare la mente su qualcosa ho bisogno di un foglio bianco e della stilografica. Tuttavia il pensiero complesso richiede anche un vocabolario complesso e questo si ottiene solo leggendo.
Il problema consiste nel trovare un punto d'equilibrio.
In slogan "Leggere, scrivere, fare di conto e programmare" :-)
Un saluto
Giampaolo
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Qualcuno ha visto il progetto nazionale "innovascuola primaria" http://www.innovazionepa.it/dit/ o altri simili?
Qualcuno di voi partecipa? Qualcuno ha proposto attivita' con Scratch?
Alessandro
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Ho letto di Innovascuola... E' molto allettante... la fornitura consistente e completata da formazione per gli insegnanti. Se non ho capito male però dovrebbero partecipare più classi... ed io non avrei colleghi interessati. Concludendo... non partecipo.
Per chi non ne avesse notizia, è bene ricordare che la scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 31 maggio.
Buon week end a tutti
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CIAO IO SONO URUGUAIANO PARLO SPAGNOLO
NON PARLO ITALIANO
SOLAMENTE UN POCO
SALUTI Enrico Arezo Araújo
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Salve sono anche io Italiana, insomma comiciamo ad esserci in parecchi :-) ciaoooooooo
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Buon giorno! Io imparo Italiano. Signora Stevens la professoressa. Io parlo Italiano cosi-cosi. Io e Meganluck123 imparo Italiano. lei parla bene. Ciao!
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Salve gente, io non sono un insegnante, ma ho studiato la comunicazione a fini didattici. Ho scoperto Scratch per caso e vi assicuro che è uno strumento molto molto potente. Peccato che sia rivolto solo ai bambini...se avesse qualche funzione più "matura" si potrebbe utiizzare come piattaforma di sviluppo. Non è necessario infatti programmare scrivendo!
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Ciao a tutti.
<forever if>
allora non sono l'unico italiano! Ma siamo veramente pochi! Facciamo conoscere Scratch anche ai nostri amici! Avanti!
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Ciao a tutti!
è ancora attivo il forum ?
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Non tutti è un amico de tu! Bene non per mi.
Last edited by likegames (2010-11-01 13:57:30)
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EHIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!
MI AVETE DIMENTICATO!!!
SONO ANNI CHE USO SCRATCH, MA DA POCO MI SONO ISCRITTO SUL SITO...
Volevo solo rirgraziarvi di esservi iscritti non ostante ci siano solo utenti inglesi, così almeno potrò parlare la mia lingua con voi...
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Beh, devo dire che ci sono anch'io!
Studente in una scuola internazionale, 13 anni, non sono certo un professore come molti italiani che usano Scratch ma conosco questo programma molto bene, compresi tutti i suoi trucchetti
Mi trovo benissimo con questa comunità, anche se è inglese (confesso che questo è il mio nono anno all'estero), e vi consiglo di imparare l'inglese se non lo conoscete già perché vi permetterà di comunicare con questa gente meravigliosa (bisogna imparare a stare alla larga da alcuni, però).
è bello avervi conosciuti tutti, e alla prossima
PS. Stefano, per riordinare gli script clicca col destro su un'area vuota della 'scripting pane' a clicca su 'riordina script' (o simile...)
PPS. Se vi piace Scratch ma non vi basta, ho creato una modificazione di Scratch chiamata Bingo (link) e l'ho anche tradotta personalmente in Italiano! è molto simile a Scrathc ma con alcuni 'block' aggiunti e un'interfaccia più vasta.
Ri-ciao!
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Sono italiano! Sono contento che lei è a. Iniziavo a pensare ero il uno solo.
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Qui c'è un'altra italiana come voi!
Elena
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http://scratch.mit.edu/projects/petruccions/2211882
vi piace questo gioco?
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Ed eccomi anche qui! ciao a tutti!!!
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